Cosa c’è di più trendy del pois?
Presenti in tutte le collezioni, dall’alta moda al low cost, i pois non hanno nessuna intenzione di diventare out.
I polka dots nascono nel 1954 e portano il nome dalla danza cecoslovacca che li ha ispirati. Vengono resi sensuali da dive del cinema come Marylin Monroe e Brigitte Bardot che vestono i loro seducenti corpi con questa texture durante tutti gli anni ’50 e ’60.
Tendenze:
I pois dal sapore retrò si reinventano continuamente in outfit sempre più eccentrici ed elaborati. Le proposte dell’alta moda per questa stagione spaziano: dal pizzo trasparente per Stella McCartney al micro punto sul maxi dress di Gucci. Macro pois invece per Lanvin e Diane Von Fustemberg.
Marc Jacobs li propone in versione Op Art, dal latex alla pelliccia e in varie declinazione di colori, dal classico bianco e nero al mix di verde e bordeaux, senza tralasciare gli accessori: borse, cappelli e calze.
Campagna pubblicitaria di Marc Jacobs scattata da Jurgen Teller.
Pois low cost
Se l’alta moda è cosa per pochi, i pois no. Le catene low cost come Zara, H&M, Asos e Topshop propongono una varieta infinita di vestiti in rigoroso Polka Dot Pattern.
Scarpe e accessori di tutto punto, come le immancabili Converse e i coloratissimi calzettoni Happy Socks.
I pois oltre che la moda contagiano anche l’arte. Icona indiscussa è la giapponese Yayoi Kusama, spirito ribelle e libertino ha fatto del pois la sua ossessione artistica. Ha iniziato a disegnare pallini all’età di dieci anni ed ha continuato a dipingerli su tele, sculture e persino corpi durante tutta la sua carriera.
L’incursione delle bolle non lascia spazio neanche al design, dagli arredi all’oggettistica. Ne sono esempio Marimekko e Bugatti che propongono maxi pois bianchi e neri.
Nel mondo a tutto tondo del polka glam non c’è che l’imbarazzo della scelta.