Il 24 luglio a Montelupo un incontro per parlare del bosone di Higgs che avrà tra i protagonisti uno dei ricercatori del CERN, laboratorio dove è stata scoperta la particella che apre nuovi scenari per la fisica del XXI secolo.
Ancora una volta è dal CERN di Ginevra che poco tempo fa si accendono i riflettori della stampa e l’interesse del mondo per la fisica. Al centro dell’attenzione dopo i neutrini più veloci della luce, il bosone di Higgs, la particella di Dio.
Ricerca e risultati che parlano italiano essendo italiana una buona parte dei ricercatori del team. Ma abbiamo capito davvero di che si tratta?
L’organizzazione del Festival delle Cose invisibili a Montelupo prende in prestito l’affermazione provocatoria di Margherita Hack per dare il titolo a questa conversazione che avrà come protagonisti Lapo Casetti ricercatore del dipartimento di fisica e astronomia dell’Università di Firenze e Vitaliano Ciulli ricercatore del dipartimento di fisica e astronomia dell’Università di Firenze e dell’esperimento CMS al Large Hardon Collider del CERN.
Una serata e un’occasione da non perdere per farsi guidare dai due studiosi a conoscere e capire il mondo della fisica delle particelle elementari. Siamo davvero davanti a una svolta nella comprensione della natura e vale la pena di saperne di più.
Dal capire chi è Peter Higgs, quale era il suo ruolo e i punti fondamentali della sua teoria della quale gettò le basi ormai 50 anni fa, a quali sono le nuove domande a cui la fisica dovrà dare risposta in futuro.